SALVIAMO LA PRIMA CASA DI ABITAZIONE!
Migliaia di famiglie isolane dinanzi al mancato rispetto del diritto costituzionale alla casa di abitazione da parte dello Stato, alla mancanza di case economiche e popolari comunali da assegnare e all’insostenibile fitto mensile da pagare, sono state costrette a costruirsi abusivamente (il cosiddetto abusivismo di necessità) una casa indebitandosi paurosamente e sostenendo enormi sacrifici di vita. Adesso quello stesso Stato costituzionalmente e socialmente inadempiente gliela vuole pure abbattere senza pietà né ritegno!
Lo Stato, che dovrebbe essere di tutti i cittadini e non lo strumento di potere dei potenti, non può ignorare le esigenze di vita di tanta parte della popolazione, non può nascondersi dietro un falso moralismo ambientalista, non può calpestare i bisogni di vita dei più deboli socialmente e non può, dal punto di vista umano e sociale, ergersi a dittatore massacrando impunemente diritti, bisogni e aspettative di vita di tanta gente. Lo Stato non è un’entità astratta, bensì costituisce il potere politico e legislativo dei partiti che lo esercitano e a cui chiediamo di non fingere di non sapere e di non rimanere impassibili dinanzi a una giusta rivendicazione popolare: almeno questa volta dimostrino di saper ascoltare l’invocazione di quelle migliaia di famiglie che vivono il dramma del pericolo di ritornare a vivere da nomadi sulla propria terra e nel proprio paese! Lottiamo per salvare la prima casa di abitazione, che tante famiglie se la sono costruita col sangue del lavoro già sfruttato dal padrone e con inenarrabili privazioni quotidiane.
Chiediamo al Parlamento della Repubblica di approvare la già proposta modifica legislativa della legge 24 novembre 2003 n.326 (terzo condono edilizio) per consentire di sanare la prima casa di abitazione anche nelle aree soggette a vincolo paesistico, così come già avvenuto con le leggi 28 febbraio 1985 n.47 e 23 dicembre 1994 n.724 (rispettivamente primo e secondo condono edilizio). La Costituzione non consente discriminazioni tra i cittadini della Repubblica! Inoltre, chiediamo che siano salvare anche le prime case di abitazione realizzate successivamente al terzo condono edilizio: sia abbattuta l’edilizia speculativa e affaristica e condonata quella cosiddetta di bisogno sociale! Chiediamo ai Sindaci, alle Giunte e ai Consigli comunali, alla Giunta e al Consiglio regionale e a tutti i Gruppi politici presenti nelle Assemblee elettive di sostenere tale legittima richiesta. Al Consiglio dei Ministri, ai Gruppi politici parlamentari e a tutti i Senatori e Deputati chiediamo di approvare sollecitamente la richiesta modifica legislativa per evitare il pericolo reale e imminente di abbattimento di una sola prima casa di abitazione.
PRIMA INIZIATIVA RIVENDICATIVA:
GIOVEDI’ 27 NOVEMBRE 2008 DALLE ORE 17,00 TUTTI IN PIAZZA ANTICA REGGIA A ISCHIA,DAVANTI AL MUNICIPIO!
E’ stato chiesto che alle ore 19,00 circa una delegazione di manifestanti, guidata da Domenico Savio, Segretario generale del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, venga ricevuta dai Sindaci e da tutti i Capogruppo consiliari dei Comuni di Ischia e Procida nella Sala consiliare del Comune di Ischia per rappresentare Loro le ragioni dell’iniziativa di lotta.
NESSUNO MANCHI ALL’APPUNTAMENTO, LA VITTORIA E’ POSSIBILE!