mercoledì 17 giugno 2009

CONTRO LE GRAVI E REAZIONARIE PROVOCAZIONI NEONAZIFASCISTE DI QUESTI GIORNI RAFFORZIAMO IL PCIML E RICOSTITUIAMO LA “GUARDIA ROSSA” VOLONTARIA!

Signori traditori e rinnegatori della falsa sinistra, basta blaterare, parlarsi addosso, autocommiserarsi e invocare clemenza al potere padronale dominante, basta con le furbizie e le strumentalizzazioni opportunistiche, riformiste e revisioniste, basta con l’invocare conquiste e posizioni fatte colpevolmente smantellare dal nemico di classe con le vostre dirette e vergognose complicità politiche e istituzionali, complicità che stanno paurosamente favorendo il ritorno in Italia della reazione fascista e quadristica, e tutto questo squallore quando solo il ritorno all’organizzazione e alla lotta di classe del proletariato può evitare all’Italia, e non solo al nostro paese, una nuova tragedia sociale, come quella successiva alla prima guerra mondiale, una tragedia che certamente non avrà le medesime caratteristiche, ma i cui effetti potrebbero essere ancora più tragici ed efferati!


E’ triste, mortificante e offensivo per l’intelligenza umana vedere taluni squallidi personaggi della sinistra borghese e capitalistica, che hanno, purtroppo, il potere di controllare e di utilizzare i mezzi di informazione pubblici e privati, lamentarsi e strapparsi le vesti per la rinascente cultura fascista e per il pericolo del ritorno del potere e dello squadrismo fascista nel nostro paese, personaggi che per opportunismo, arrivismo e disponibilità di privilegi hanno tradito e rinnegato le passate posizioni ideali e politiche e che sono i diretti responsabili dei gravi pericoli di involuzione della situazione politica italiana. Nella paludosa e falsa sinistra italiana oramai esistono elementi inquinanti di tutte le specie, da quelli meno perversi e deviati a quelli più sfacciatamente corrotti e corruttori e disposti a tutto pur di mantenere le posizioni di potere acquisite con l’inganno e il tradimento, si tratta di un autentico fecciume politico e sindacale di cui il proletariato deve ritrovare la forza per liberarsene e presto e per evitare di ritrovarsi nuovamente manganellato e purgato.
Ci sono verità assolute e scientifiche che ogni persona intelligente, onesta e istruita non può negare: viviamo in una società divisa in classi contrapposte e in costante conflitto tra loro, ovvero la classe borghese sfruttatrice e quella proletaria sfruttata e schiavizzata, e quando una di queste classi arretra l’altra avanza; nella società divisa in classi la lotta di classe finirà solo con la scomparsa delle classi stesse. Lo Stato è di classe e rimarrà anch’esso tale sino all’estinzione delle classi sociali. L’esperienza storica ci insegna che quando il potere della classe lavoratrice si rafforza e avanza quello padronale è costretto ad arretrare e a fare nuove concessioni economiche e sociali, quando, invece, i lavoratori arretrano idealmente, politicamente e organizzativamente la classe padronale avanza e si riprende tutto quanto in passato è stata costretta a cedere. Tutta la storia dell’umanità è fatta di lotta di classe, di avanzate e di sconfitte per la classe lavoratrice e lo sarà sino all’edificazione della società comunista, la società infinitamente superiore e senza paragone rispetto all’attuale.
L’esistenza di un partito comunista non ancora totalmente svenduto agli interessi della borghesia, un sindacato che nella sua lotta aveva ancora degli elementi classisti e una classe lavoratrice in larga parte ancora

cosciente del proprio compito storico di liberare l’umanità dallo sfruttamento del lavoro, nel secolo scorso hanno consentito la lotta e la Resistenza antinazi-fascista, la conquista della Repubblica, di una Costituzione democratica e di consistenti miglioramenti delle condizioni di vita sociale quotidiana delle masse lavoratrici e popolari. Naturalmente tutto ciò in attesa della vittoria della rivoluzione socialista con la conquista del potere politico alla classe sino ad oggi sfruttata e sottomessa. Ma il vergognoso e ignobile tradimento ideologico e politico dei vertici imborghesiti dell’ex PCI - finiti persino a gestire diligentemente gli affari della borghesia nazionale e multinazionale – e la trasformazione padronale della politica sindacale della Cgil, hanno consentito alla borghesia, tramite il suo potere politico istituzionale, di riprendersi le concessioni costretta a fare in passato alla classe lavoratrice e alla cultura fascista di rialzare la testa, con la grave conseguenza di un pauroso impoverimento della classe lavoratrice e della rinascita dello squadrismo fascista, direttamente favorito da leggi dello Stato padronale.
In questi giorni e in queste ore si parla tanto del pericolo di un rinascente squadrismo fascista intorno alle istituende ronde, volute dal governo di centrodestra e non adeguatamente ostacolate dal centrosinistra borghese e capitalistico, del ritorno di un certo squadrismo fascista che potrebbe ricondurre l’Italia alla tragicità di un nuovo fascismo, aggiornato nella forma ma identico nei contenuti economici, sociali e comportamentali, e della nascita di organizzazioni che hanno molte somiglianze con i simboli, la cultura e i propositi del tragico passato nazi-fascista. Tali ronde populiste sono tanto più preoccupanti e inquietanti quanto più esaltano la cultura reazionaria della senofobia, del razzismo, della diversità e dell’avversione allo sconosciuto. Il pericolo del ritorno a un triste passato è reale e concreto, appartiene alla realtà storica della lotta di classe tra interessi e poteri differenti e opposti. Dinanzi a tali pericoli e realtà non servono i lamenti opportunistici e strumentali della falsa sinistra, sia essa democratica, riformista, revisionista, ambientalista, giustizialista e movimentista che i mezzi di informazione borghesi ci impongono di ascoltare in ogni ora del giorno, ma necessita la crescita immediata dell’autentico e unico partito di classe e rivoluzionario oggi esistente in Italia – cioè del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista (P.C.I.M-L.) – per la ripresa della lotta di classe nel nostro paese allo scopo di fermare la deriva di destra in atto e per ridare dignità e potere alla classe lavoratrice. Al di fuori del P.C.I.M-L. non esiste altro partito che per ideali, politica e strategia possa assolvere a tale compito storico.
Il P.C.I.M-L., interprete e sostenitore della natura di classe e rivoluzionaria della dottrina comunista, alle chiacchiere e alle strumentalizzazioni opportunistiche e interessate dei traditori, rinnegatori e nemici degli interessi di classe presenti e futuri della classe lavoratrice italiana risponde con la necessità storica del momento difficile che vive l’Italia di ricostituire la Guardia Rossa volontaria per difendere gli interessi, i bisogni e le aspettative della classe lavoratrice italiana del braccio e dell’intelletto, per sostenere la cultura dell’accoglienza e della solidarietà coi lavoratori provenienti da altri paesi in cerca di condizioni di vita più dignitose, per difendere le conquiste democratiche del nostro paese lungo la via della lotta di classe che condurrà alla rivoluzione socialista e alla conquista del potere politico alla classe lavoratrice, per difendere l’Italia dal pericolo del ritorno allo squadrismo nero e al fascismo e per garantire la sicurezza della vita delle masse lavoratrici nei luoghi di lavoro e nella convivenza civile. Siamo coscienti che la Guardia Rossa volontaria può essere ricostituita solo con la crescita organizzativa e operativa del P.C.I.M-L. sull’intero territorio nazionale ed è per questo che rivolgiamo un appello al proletariato italiano cosciente a chiedere l’iscrizione alla nostra Organizzazione di classe, cioè al Partito come l’hanno pensato e voluto Lenin e Stalin con la fondazione del Partito Comunista bolscevico e della Terza Internazionale Comunista, da dove nacque il nostro Partito Comunista d’Italia, che organizzò la prima Guardia Rossa in Italia.
Questa del P.C.I.M-L. è l’unica e convincente risposta politica e di lotta che si possa dare ai pericoli reali di un ulteriore peggioramento delle condizioni di vita delle masse lavoratrici e popolari italiane – peggioramento imposto dalla classe padronale col suo potere politico e istituzionale di centrodestra e centrosinistra e con la complicità dei sindacati esistenti tutti di natura borghese – e di ritorno alla tragedia del fascismo, anche se mascherato sotto nuove sigle, personaggi e sembianze. Compagni, lavoratori tutti del braccio e dell’intelletto, questo è il momento del coraggio, della scelta e dell’impegno veramente comunista, è il momento di non stare più a guardare, di togliere la fiducia sino ad oggi accordata ai traditori e rinnegatori della causa comunista e di ritornare a militare in un vero Partico Comunista, cioè nel P.C.I.M-L.. Facciamo grande il P.C.I.M-L. per ricostituire anche la già gloriosa Guardia Rossa volontaria e per riprendere il cammino sulla strada indicataci da Marx, Engels, Lenin e Stalin, la strada maestra della rivoluzione socialista per costruire il Socialismo ed edificare il Comunismo nel nostro paese e nel mondo intero.
Forio, 15 giugno 2009.
La Segreteria del P.C.I.M-L.