giovedì 9 agosto 2007

DOMENICO SAVIO: "LA DISCRIMINAZIONE DEGLI ISOLANI PER IL CARO BENZINA E' UNA VERGOGNA SOCIALE TROPPO A LUNGO CONSENTITA DALLE AUTORITA' LOCALI"


PRIMO IMPORTANTE RISULTATO DEL P.C.I.M-L.

CONTRO IL CARO-CARBURANTE NELL’ISOLA D’ISCHIA:

CALANO I PREZZI DI BENZINA E GASOLIO, MA NON BASTA!

Dopo gli accertamenti della Guardia di Finanza avvenuti su richiesta dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) sollecitata dal Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista…

Da mesi il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista sta conducendo una dura battaglia politica e sociale contro il caro-carburante nell’isola d’Ischia, in media circa euro centesimi 10 per la benzina e 7 per il gasolio in più rispetto alla media nazionale. Sulla questione il Partito ha organizzato la Conferenza-Dibattito del 9 gennaio 2007 nella Sala consiliare del Comune di Lacco Ameno, seguita dalla richiesta di intervento all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) - per verificare l’ingiustificato alto costo dei carburanti, l’esistenza di un eventuale cartello tra i distributori e la mancanza di self-service a risparmio e sui fatti denunciati l’Antitrust ha aperto un’indagine -, da una petizione popolare che ha raccolto circa 5.500 sottoscrizioni e da periodici contatti telefonici con l’Antitrust. Abbiamo appreso che non tutti i Comuni dell’Isola hanno collaborato all’indagine avviata dall’Autorità Garante e ciò è di una gravità politica e amministrativa enorme e intollerabile che dimostra come dei nostri amministratori non operino, nemmeno quando sono sollecitati, per la difesa degli interessi dei cittadini amministrati. In riferimento all’indagine in corso l’Autorità Garante ha chiesto alla Guardia di Finanza di eseguire accertamenti presso tutti i distributori isolani, accertamenti che sono stati eseguiti nella giornata del 8 agosto, come comunicato dall’ANSA e da testate televisive nazionali nello stesso giorno e dalla stampa locale e nazionale il 9 agosto 2007. Al termine della verifica l’Antitrust informerà il Partito dell’esito dei risultati dell’indagine e degli eventuali provvedimenti assunti.
Intanto, anche sull’onda delle verifiche nazionali avviate dal Ministero dello Sviluppo Economico, nella giornata di oggi sull’isola d’Ischia finalmente sono calati di parecchio i prezzi dei carburanti, la benzina viene distribuita a euro 1,37 rispetto a 1,45 di qualche giorno fa, ma non basta, perché rimane un prezzo ancora molto alto rispetto alla media nazionale di euro 1,34 e al prezzo consigliato dall’Agip di euro 1,31 e, principalmente manca il self-service a risparmio, che consentirebbe all’utente, in media, un ulteriore guadagno da 2 a 4 centesimi a litro. E’ un primo grande risultato a beneficio di tutti i residenti e turisti dell’isola d’Ischia conseguito dopo le iniziative di lotta politica e sociale del P.C.I.M-L.. Questa è l’ennesima dimostrazione che con la mobilitazione e la lotta popolare è possibile ottenere il rispetto dei diritti e dei bisogni dei cittadini.
Ma la battaglia del P.C.I.M-L. non si ferma qui, essa continuerà e con maggiore forza fin quando sull’Isola il costo della benzina e del gasolio non sarà uguale a quello della media nazionale e non otterremo il self-service a risparmio. In questi giorni il Partito sta coinvolgendo nuovamente le Amministrazioni comunali sulla vergognosa questione, sta chiedendo che i Consigli comunali discutano e deliberino sul grave problema sociale, perché gli isolani sono giustamente stanchi ed esasperati per l’enorme danno economico che ricevono e non ne possono più di tali penalizzazioni ritenendosi cittadini italiani uguali agli altri connazionali. Intanto sulla battaglia per l’equo prezzo del carburante a Ischia anticipiamo una notizia incoraggiante: appena dopo ferragosto il Consiglio comunale di Casamicciola Terme, su richiesta del P.C.I.M-L., discuterà e delibererà sull’argomento e la stessa cosa sarà chiesto alle Amministrazioni degli altri Comuni. Ed ecco una brevissima dichiarazione di Domenico Savio, Segretario generale del Partito
: “Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista è l’unico partito che per cultura e iniziativa politica a livello locale e nazionale si batte lealmente e concretamente per la difesa dei diritti, degli interessi e delle aspettative presenti e future della classe lavoratrice e delle più ampie masse popolari italiane e questo primo e parziale risultato ottenuto nel ribasso del carburante nell’isola d’Ischia ne è, qualora ve ne fosse stato ancora bisogno, l’ennesima
dimostrazione. La discriminazione degli isolani per il maggior costo della benzina e del gasolio è una vergogna sociale troppo a lungo consentita dalle Autorità locali e di controllo che non può, e non deve, essere ulteriormente tollerata. E’ disumano che si speculi su tutto e che taluni si arricchiscano sulla pelle di una classe lavoratrice occupata, disoccupata e pensionata già duramente sfruttata da questo sistema sociale, già attanagliata da tante privazioni e che quotidianamente già stenta a sopravvivere. Non risparmieremo nessuna iniziativa di mobilitazione e di lotta politica e popolare affinché gli isolani non siano considerati più diversi dagli altri italiani anche nel costo della benzina e del gasolio. Allargheremo questa battaglia di civiltà sociale pure ad altri settori commerciali dell’Isola”.

Isola d’Ischia, 9 agosto 2007.

Partito Comunista Italiano Marxista-Italiano

STAMPA REGIONALE E NAZIONALE DA RISALTO ALLA PRIMA VITTORIA DEL PCIML CONTRO IL CARO BENZINA NELL'ISOLA D'ISCHIA







Ecco alcuni articoli apparsi oggi sulla stampa regionale e nazionale

GRANDE SUCCESSO DELLA BATTAGLIA DEL PCIML CONTRO IL CARO BENZINA A ISCHIA: L'ANTITRUST ORDINA INCHIESTA A SEGUITO DELLE DENUNCE DI DOMENICO SAVIO


Il take dell'ANSA lanciato dal corrispondente di Ischia, il giornalista Mauro Iovino
BENZINA: BLITZ FIAMME GIALLE A ISCHIA, CONTROLLO SU PREZZI
ISCHIA (NAPOLI) 2007-08-08 17:30
(ANSA) - ISCHIA (NAPOLI), 8 AGO - La Guardia di Finanza sta effettuando accertamenti presso tutti i distributori di carburante di Ischia (Napoli). L'iniziativa nasce dopo la segnalazione presentata nei mesi scorsi da un politico locale all'Antitrust nella quale si lamentava l'andamento dei prezzi ed il livello eccessivo rispetto anche alla vicina isola di Capri. Gli eccessivi rialzi del prezzo del carburante furono oggetto, lo scorso 9 gennaio, di una conferenza stampa convocata da Domenico Savio (Partito comunista italiano marxista leninista), che volle rendere pubblico il contenuto di una denuncia presentata all'Antitrust. Savio fece presente che sull'isola d'Ischia il costo del carburante supera di gran lunga la media nazionale, i prezzi della città di Napoli e anche quelli della vicina isola di Capri. Fra le richieste avanzate in quella occasione dal promotore della denuncia, l'abbassamento del costo del carburante e la realizzazione degli impianti self-service (quelli esistenti sull'isola non sono self service ma 'impianti di emergenza' ed il costo è invariato rispetto alla benzina servita), che darebbero agli automobilisti la possibilità di un consistente risparmio economico sull'acquisto della benzina. E, ancora, l'ipotesi di cartello tra i distributori dell'isola nella fissazione dei prezzi. Le Fiamme Gialle starebbero così compiendo controlli nell'ambito della normale attività di collaborazione con l'Antitrust alla luce della segnalazione ricevuta. L'iniziativa comunque non ha nessun collegamento - confermano fonti dell'Antitrust - con l'istruttoria in corso nei confronti delle principali compagnie petrolifere.(ANSA).

SPEDITA LA PETIZIONE POPOLARE PROMOSSA DAL PCIML CONTRO LA VERGOGNA SOCIALE ED ECONOMICA DEL CARO BENZINA NELL'ISOLA D'ISCHIA


INVIATA, AGLI INIZI DI LUGLIO 2007, ALLE AUTORITA’ PREPOSTE LA PETIZIONE POPOLARE CONTRO IL CARO-BENZINA NELL’ISOLA D’ISCHIA

Il testo della petizione popolare, sottoscritta da circa 5.500 cittadini isolani, è stata inviata alla Commissione Europea, al Ministero dello Sviluppo Economico, all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, all’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Campania e ai Sindaci dell’isola d’Ischia. Questo il testo:

Oggetto: Invio petizione popolare contro il caro-carburante nell’isola d’Ischia, sottoscritta da circa 5.500

cittadini.

Richiesta di sollecita iniziativa istituzionale per consentire agli isolani di pagare lo stesso prezzo della

media nazionale periodicamente pubblicata dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Il sottoscritto Domenico Savio, Segretario generale del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista (P.C.I.M-L.), Partito già promotore di varie iniziative politiche, sociali e istituzionali contro il caro-carburante nell’isola d’Ischia – circa euro centesimi 10 per la benzina e 7 per il gasolio in più rispetto alla media nazionale –, tra cui una segnalazione e richiesta di intervento all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato del nostro paese, sinora senza risolvere il grave e penalizzante problema per circa 60.000 residenti stabili e milioni di turisti, invia alle Autorità in indirizzo, ognuna per le proprie competenze istituzionali nazionali ed europee e allegata alla presente, una petizione popolare di segnalazione, protesta e richiesta di intervento di circa 5.500 cittadini che sollecitano le necessarie, opportune e immediate iniziative istituzionali affinché anche agli ischitani e loro ospiti sia consentito di acquistare la benzina, il gasolio e il gas allo stesso prezzo della media nazionale pubblicata periodicamente dal Ministero dello Sviluppo Economico mettendo, così, fine a una odiosa discriminazione tra cittadini della stessa Nazione, che pagano le medesime tasse e percepiscono uguali salari, stipendi e pensioni. Chiede anche che ai distributori isolani di carburante sia fatto obbligo di consentire ai cittadini di poter fare il rifornimento in regime di self-service a risparmio, rispetto al servito, 24 ore su 24, perché attualmente nelle ore di chiusura degli impianti tale rifornimento viene fatto pagare, assurdamente e autoritariamente, allo stesso prezzo del servito.

Il sottoscritto, anche a nome e per conto dei sottoscrittori della petizione promossa dal proprio Partito, resta in sollecita attesa di una rapida soluzione della non più tollerabile discriminazione sociale e di un riscontro di conferma.

Distinti saluti.

Domenico Savio

Segretario generale del P.C.I.M-L.

AGGRESSIONI E MINACCE PER I MILITANTI DEL PCIML IMPEGNATI NELLA BATTAGLIA CONTRO IL CARO-BENZINA NELL'ISOLA D'ISCHIA


CARO CARBURANTE ISCHIA:AGGREDITI E MINACCIATI MILITANTI PCIML

INDAGA POLIZIA. L'ANTITRUST INTANTO HA AVVIATO ISTRUTTORIA

ISCHIA, 6 FEB – Aggressione fisica e minacce esplicite ai militanti del PCIML – Partito comunista italiano marxista leninista – impegnati nella raccolta di una petizione popolare contro il caro carburante nelle isole del Golfo di Napoli ed in particolare sull'isola d'Ischia. “Domenica sera a Piazza degli Eroi – ha denunciato Domenico Savio al Commissariato di Ischia - un nostro sostenitore mentre raccoglieva le firme per la petizione è stato aggredito fisicamente, spintonato e minacciato assieme a un dirigente del Partito da ignoti miserabili che si sono subito dileguati senza farsi conoscere. Ma costoro – prosegue Savio - hanno toccato il fondo della deficienza umana e dell’oblio della ragione scrivendo in un messaggio fax «prima o poi vi faremo fare la stessa fine dell’Ispettore di Catania» con un'inaudita barbarie, immoralità, disumanità, inciviltà e violenza e ciò proprio durante le ore dei Suoi funerali ed inneggiando al fascismo”. Sui fatti sta indagando la Polizia di Stato che – come spiegato dai legali di Domenico Savio – cercherà di risalire all'utenza telefonica da cui è partito l'ennesimo fax di minacce. Il PCIM-L da circa un mese è impegnato in una dura battaglia politica contro l’elevato costo di benzina e gasolio nelle Isole e particolarmente nell’isola d’Ischia. Da un'analisi del PCIM-L i carburanti costano rispettivamente circa 10 e 7 cent. euro in più a litro, inclusi i circa 2 cent. euro a litro per la mancanza sull’Isola di impianti di self-service a risparmio, rispetto alla media nazionale pubblicata dal Ministero dello Sviluppo Economico, e con un aggravio quindi di centinaia di euro all’anno per ogni autovettura. Sulla questione il PCIM-L ha tenuto una conferenza-dibattito, ha promosso una petizione popolare in corso di sottoscrizione e sono state già raccolte migliaia di firme ed ha chiesto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato l’avvio di un’istruttoria che – come da comunicazione ufficiale - è già stata avviata. Il segretario del PCIML, Domenico Savio, ha dichiarato al riguardo: “A seguito di tale battaglia di civiltà e di giustizia sociale contro gli interessi forti nel settore della distribuzione nazionale e territoriale dei carburanti, si sono scatenate le ire di gruppi reazionari, violenti e fascisti a sostegno di tali interessi e lo stanno facendo con lettere minatorie e calunniose, minacce di vario genere e di morte e con una delirante fraseologia. Nelle prossime ore – conclude Domenico Savio - informeremo di quanto sta avvenendo il Ministro dell’Interno, il Prefetto della Provincia di Napoli e tutte le Autorità responsabili della sicurezza e dell’ordine pubblico. A tutti chiederemo che al Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, che gode di larga stima e consenso popolare ed elettorale, e ai suoi dirigenti, militanti, simpatizzanti e sostenitori siano garantiti, nella sicurezza, i diritti costituzionali per lo svolgimento della propria attività politica e sociale”.

TAKE DELL'ANSA, LANCIATO DAL GIORNALISTA MAURO IOVINO, SU CONFERENZA STAMPA DEL PCIML CONTRO IL CARO-BENZINA A ISCHIA

COMUNI:ISCHIA; E' POLEMICA SUL CARO CARBURANTI
ISCHIA

(ANSA) - ISCHIA, 10 GEN - Botta e risposta, denunce e lettere anonime sul caro benzina ad Ischia. Ieri nel corso di una conferenza stampa Domenico Savio, segretario del Partito comunista italiano marxista leninista) aveva dichiarato, suscitando molto clamore, che ad Ischia il prezzo del carburante é il più caro d'Italia. Non si è fatta attendere la replica della principale ditta fornitrice di carburanti e di impianti di distribuzione presenti sull'isola verde. Antonio Pinto responsabile della ditta ha risposto al presidente del Pciml:"Il prezzo dei carburanti è un prezzo libero, soggetto a libera concorrenza e quindi è logico che i prezzi non possono essere uguali tra le varie località italiane. E' un falso problema - dichiara - scaricare solo sul gestore tutto ciò che speculativamente può esserci sui prezzi dei prodotti petroliferi. Il margine del gestore agisce solo nella misura del 3, 4%". Pinto tiene a fornire dettagli tecnici: "Il prezzo è così strutturato: 43,72% di prelievo statale, che incide del 61% sul prezzo totale; 34% il prezzo industriale del carburante; 2,19 il prelievo regionale, che in Lombardia non c'é più, è stato abolito - puntualizza Antonio Pinto - e per questo la benzina a Milano costa meno che ad Ischia; il 3-4% della quota va al gestore che - come si evidenzia - incide pochissimo sul prezzo. Le speculazioni quindi sono a monte e possono farle altri settori, non i gestori". Pinto fornisce spiegazione anche in merito all'accusa lanciata dal Pciml riguardo alla mancanza di impianti self service."Ad Ischia - dichiara - ci sono impianti serviti ed impianti self service. Quelli che mancano sono gli impianti "fai da te" senza personale che possono praticare un prezzo leggermente inferiore rispetto agli altri, per l'assenza di costi di gestione. Ad Ischia - conclude Pinto - non c'é concorrenza al ribasso, quindi il prezzo lo fa il mercato".(ANSA).

IL PCIML CHIEDE L'IMMEDIATO ABBASSAMENTO DEL COSTO DELLA BENZINA NELL'ISOLA D'ISCHIA


DOMENICO SAVIO: “BASTA CON LA VERGOGNA SOCIALE DELL’ALTO COSTO DEL CARBURANTE E DELLA MANCANZA DI IMPIANTI BENZINA SELF-SERVICE SULL’ISOLA D’ISCHIA!”

Si è svolta, nella Sala Consiliare del Comune di Lacco Ameno, la Conferenza-Dibattito del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista sulla questione del caro carburante e sull’assoluta mancanza di impianti di benzina self-service sull’isola d’Ischia. Nel corso della relazione introduttiva il Segretario generale del PCIML Domenico Savio ha elencato una serie di dati che dimostrano come sull’isola d’Ischia il costo del carburante superi di gran lunga la media nazionale, i prezzi della città di Napoli e persino quelli della vicina isola di Capri. Un esempio per tutti: l’attuale media nazionale del costo per litro della benzina verde servita è di 1,23 €, a Ischia 1,32 €, ben 9 centesimi di differenza. La media nazionale del gasolio è di 1,13 €, a Ischia 1,20 €, 7 centesimi di differenza. Domenico Savio ha anche sottolineato come sull’isola d’Ischia, oltre ad essere alto il costo del carburante, c’è assoluta mancanza di impianti di benzina self-service con i quali gli automobilisti isolani avrebbero la possibilità di un risparmio economico consistente sull’acquisto della benzina.

LE MINACCE DI MORTE INDIRIZZATE A DOMENICO SAVIO

Nel corso della Conferenza-dibattito Domenico Savio ha dato notizia di aver ricevuto in queste ore sulla questione una lettera minatoria in cui si legge “Abbiamo i mezzi e gli strumenti per farti fare la stessa fine di Mattei… Inutile fare denunce, noi siamo l’ENI, quindi intoccabili perché siamo lo Stato”. A tal riguardo Savio ha annunciato la presentazione di un’articolata denuncia-querela alla Procura della Repubblica di Napoli contro ignoti.

LE PROSSIME INIZIATIVE DI LOTTA DEL PCIML CONTRO IL CARO CARBURANTE

Richiesta di intervento sulla questione del caro-carburante dei sindaci dell’isola d’Ischia, promozione di una petizione popolare e presidi di sensibilizzazione nelle piazze principali dell’Isola: queste le prossime iniziative di lotta decise al termine dell’ampio e interessante dibattito seguito alla relazione introduttiva di Domenico Savio.

LE DICHIARAZIONI DI DOMENICO SAVIO

“Quella del caro-carburante e della mancanza di impianti di benzina self-service sull’isola d’Ischia è una vergogna sociale intollerabile. Chiediamo con forza l’adeguamento dei prezzi del carburante alla media nazionale e l’immediata realizzazione degli impianti self-service che darebbero agli automobilisti la possibilità di un consistente risparmio economico sull’acquisto della benzina. Per quanto concerne la lettera minatoria, non è la prima volta che ricevo minacce per posta, per telefono o addirittura ambientali e non sono state mai casuali, ma sono giunte sempre nel momento in cui le nostre battaglie politiche e sociali andavano a contrastare interessi di lobby consolidate. Naturalmente, ha continuato Savio, non saranno dei vigliacchi che si nascondono dietro l’anonimato ad impressionarci e andremo avanti in questa battaglia di civiltà sino in fondo”.

LA STRAORDINARIA BATTAGLIA DEL PCIML CONTRO LA VERGOGNA DEL CARO-BENZINA SULL'ISOLA D'ISCHIA

QUESTO IL TESTO DELLA PETIZIONE POPOLARE PROMOSSA DAL PCIML CONTRO IL CARO-BENZINA SULL’ISOLA D’ISCHIA

La petizione è indirizzata al Ministero delle Sviluppo Economico, all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, all’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Campania e ai Sindaci e alle Giunte municipali dei Comuni dell’isola d’Ischia

Oggetto: petizione popolare contro il caro-carburante nell’isola d’Ischia.

I sottoscritti cittadini dell’isola d’Ischia, che per lavoro e altre esigenze personali e familiari sono costretti a utilizzare un mezzo di locomozione e anche per quanto concerne le esigenze di cucina e di riscaldamento,

VISTO che sull’isola d’Ischia, rispetto alla media nazionale pubblicata dal Ministero dello Sviluppo Economico, la benzina e il gasolio costano rispettivamente in più circa 10 e 7 centesini euro a litro – inclusi i circa 2 centesimi euro a litro per la mancanza sull’Isola di impianti di self-service a risparmio -, corrispondenti a quasi 200 e 140 delle vecchie lire; che, per tanto, ogni anno agli isolani vengono fatte pagare, a secondo del tipo di veicolo utilizzato, varie centinaia di euro in più rispetto alla media nazionale; che sull’Isola manca del tutto il rifornimento di benzina e gasolio tramite self-service a risparmio e che quello attualmente consentito nelle ore di chiusura degli impianti di distribuzione viene fatto pagare allo stesso prezzo del servito dall’operatore;

RITENUTO di essere stanchi di essere sfruttati anche sul costo del carburante dalla rete di distribuzione nazionale e territoriale;

CONDANNATO con estrema fermezza la irresponsabile politica economica dei vari governi di centrosinistra e centrodestra di privatizzazione anche del comparto energetico e, dunque, di liberalizzazione del prezzo dei carburanti, politica di natura sociale chiaramente antipopolare che ci costringe a pagare molto di più i prodotti energetici rispetto a prima, quando il costo era unificato dallo Stato a livello nazionale,

CHIEDONO

alle Autorità in indirizzo, ognuna per le sue competenze istituzionali, di assumere, con procedura d’urgenza, ogni necessaria iniziativa affinché anche a noi isolani sia consentito:

1. di poter fare rifornimento di benzina e gasolio in regime di self-service a risparmio, rispetto al servito, ad apposite colonnine 24 ore su 24;

2. di poter pagare il carburante allo stesso costo della terraferma e della media nazionale che viene periodicamente pubblicata dal Ministero dello Sviluppo Economico, perché siamo cittadini della stessa Nazione, riceviamo gli stessi salari e stipendi e paghiamo le stesse tasse.

Isola d’Ischia, 22 gennaio 2007.


DURO CONFRONTO TRA IL SEGRETARIO GENERALE DEL PCIML DOMENICO SAVIO E IL MINISTRO ALFONSO PECORARO SCANIO



Incalzato dal duro intervento di Domenico Savio, il Ministro dell’Ambiente ha garantito il suo intervento contro la costruzione della Caserma Forestale nella Pineta di Casamicciola

PECORARO SCANIO: “NON VOGLIAMO REALIZZARE SCEMPI AMBIENTALI!”

Il Segretario generale del PCIML ha anche consegnato al Ministro dell’Ambiente, al Presidente della Provincia di Napoli Di Palma e al Sindaco di Casamicciola Terme D’Ambrosio una lettera in cui si chiede di bloccare il vergognoso attacco al nostro patrimonio ambientale.

Si è tenuta domenica mattina 29 luglio 2007, sul Porto di Casamicciola Terme, l’attesa conferenza stampa del Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraio Scanio sull’istituenda area marina protetta. Alla conferenza stampa era presente anche il Segretario generale del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista Domenico Savio che è intervenuto duramente sulla scandalosa vicenda della nuova Caserma del Corpo Forestale dello Stato che da anni si sta tentando di costruire nella pineta Bosco della Maddalena di Casamicciola. Savio ha sottolineato come tale costruzione - la quale verrebbe realizzata in una zona ad alto rischio idrogeologico e comporterebbe l’abbattimento di decine e decine di rigogliosi pini – rappresenterebbe un gravissimo attacco al nostro patrimonio ambientale e ha chiesto al Ministro cosa intende fare concretamente per evitare questo scempio. Savio ha anche denunciato che i nuovi rilievi geomorfologici, promossi dal Provveditorato alla Opere Pubbliche per la Campania, secondo alcuni cittadini avrebbero persino danneggiato le radici di alcuni pini presenti in quella zona e sulla questione ha chiesto al Presidente della Provincia di Napoli Dino Di Palma un intervento urgente di verifica tecnica e di individuare le eventuali responsabilità. Al termine del suo breve ma appassionato intervento, Domenico Savio ha consegnato al Ministro dell’Ambiente, al Presidente della Provincia di Napoli e al Sindaco di Casamicciola Terme una lettera in cui il PCIML chiede con forza di bloccare definitivamente l’iter per la costruzione della Caserma Forestale nel Bosco della Maddalena. Rapida ma estremamente esplicita e rassicurante è stata la risposta data a Domenico Savio da Alfonso Pecoraio Scanio che ha dichiarato: “Darò mandato alla direzione competente di fare l’intervento necessario, tenendo presente che ci sono competenze che appartengono al Ministro delle Infrastrutture. Secondo me si farà la verifica necessaria per evitare, dove sia possibile, di fare scempi ambientali che noi non vogliamo realizzare”. All’inizio dell’intervento del Segretario generale del PCIML c’è stato, sull’istituzione dell’area marina protetta, uno scambio di opinioni tra Savio e Pecoraio Scanio il quale, probabilmente, conoscendo la posizione di dura condanna politica del PCIML contro i partiti che sostengono il governo Prodi, ha affermato: “Però sulle aree marine protette possiamo essere d’accordo…”. “Si, ha detto Domenico Savio cha ha puntualmente sottolineato, salvo a tener sempre presente gli interessi dei lavoratori del mare, dei pescatori in modo particolare e io su quest’area ho sentito delle lamentele. Quindi tutti quelli che lavorano all’area marina protetta tengano maggiormente conto dei problemi e degli interessi dei lavoratori del mare”. Prima dell’inizio della conferenza stampa, c’è stato un vivace confronto tra lo stesso Domenico Savio e l’Assessore Provinciale Borrelli che ha pubblicamente dichiarato: “Come assessore provinciale ho sempre espresso parere negativo sulla vicenda e continuerò a farlo”. Intanto sulla questione Domenico Savio ha annunciato, per le prossime settimane, nuove iniziative di lotta politica e sociale del PCIML.

SEMPLICEMENTE SCANDALOSO!

COMPLICI L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE “VERDE” DI NAPOLI E LA REGIONE CAMPANIA DEL GOVERNATORE BASSOLINO, PURE IL GOVERNO DI CENTROSINISTRA, CON ANTONIO DI PIETRO MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, INSISTE PER COSTRUIRE LA CASERMA DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO NELLA PINETA BOSCO DELLA MADDALENA DI CASAMICCIOLA TERME, DISTRUGGENDO PERSINO DECINE DI PINI IN OTTIMA SALUTE E UN RIGOGLIOSO SOTTOBOSCO.

di Domenico Savio*

Intollerabile e gravissimo. Come ieri il governo di centrodestra, così oggi quello di centrosinistra di Prodi, Rutelli, D’Alema e gli Altri – questo dimostra inequivocabilmente che centrodestra e centrosinistra, compreso i Verdi e i falsi comunisti di Rifondazione e dei Comunisti Italiani, sono politicamente uguali e irresponsabili anche nella distruzione di parti importanti del patrimonio boschivo e paesaggistico del nostro paese - ha ripreso il procedimento amministrativo per distruggere un’ampia e significativa parte dell’unica e stupenda Pineta Bosco della Maddalena di Casamicciola Terme nell’isola d’Ischia e precisamente quella a valle a confine con la strada provinciale. Sta procedendo incurante delle passate proteste della società civile isolana, delle numerose iniziative di lotta che si sono svolte e del fatto che si tratta di un’area ad alto rischio idrogeologico.

Agli isolani la passata dichiarazione dell’assessore provinciale ai parchi e alle aree protette della Provincia di Napoli, il Verde Francesco Paolo Borrelli, che affermava, da Il Golfo del 22 giugno 2006 pagina 14, “Dobbiamo individuare un’area… nel rispetto dell’ambiente…, sono sempre stato contrario a quell’ipotesi perché si danneggiava il patrimonio alboreo dell’Isola…, è emersa anche la pericolosità di quella scelta perché l’area rientra in una zona R4 ossia ad alto rischio idrogeologico…” e alla luce degli ultimi sviluppi della triste e preoccupante vicenda è apparsa come una farsa politica dalla tragica novità e dalle allarmanti conseguenze.

Difatti da una quindicina di giorni il Ministero delle Infrastrutture, Provveditorato interregionale alle opere pubbliche di Campania e Molise, sta eseguendo altri sondaggi geomorfologici nella medesima area della suddetta Pineta, ma questa volta un po’ più a valle e tra Pini rigogliosi e sottobosco lussureggiante, per verificare, con nuove trivellazioni e altri rilievi geomorfologici, l’edificabilità della Caserma in un’area, come dicevamo, a grande rischio idrogeologico e impatto ambientale. Corre voce che dovrebbe essere convocata una nuova conferenza di servizio, probabilmente con la partecipazione del Provveditorato alle opere pubbliche, il Corpo Forestale dello Stato, il Comune di Casamicciola Terme, la Provincia di Napoli, la Soprintendenza per i beni ambientali di Napoli e altri Organi istituzionali dello Stato, per definire la questione. Noi sosteniamo che data la natura rischiosa del suolo, il negativo impatto ambientale, la distruzione di tanti Pini, la sottrazione di un consistente bene pubblico alla fruizione sociale e la ferma opposizione della volontà popolare isolana, lì la Caserma non sarà mai costruita e, dunque, ci troviamo dinanzi a un ulteriore e grave sperpero di danaro pubblico che poi il governo di centrosinistra ancora una volta e sciaguratamente farà pagare a noi lavoratori, pensionati e cittadini tutti.

Da questo momento il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista riprende con estremo vigore la battaglia per l’integrale difesa della Pineta Bosco della Maddalena di Casamicciola Terme e chiama tutte le forze democratiche e progressiste dell’isola d’Ischia a mobilitarsi e unirsi nella lotta per difendere un bene naturale e di alto valore paesaggistico che appartiene all’intera comunità isolana. Ci sono altri validi luoghi, e noi già in passato ne abbiamo indicato uno, per costruire l’utile Caserma della Forestale senza sfidare la pericolosità idrogeologica dei luoghi e senza distruggere un bene naturale di inestimabile valore e le istituzioni preposte lo scelgano e lo destinino a tale uso.

* Segretario generale del P.C.I.M-L.

DOMENICO SAVIO SCRIVE ALLE AUTORITA' COMPETENTI PER DIRE NO ALLA COSTRUZIONE DELLA CASERMA FORESTALE NELLA PINETA DI CASAMICCIOLA

Domenico Savio scrive all’Onorevole Alfonso Pecoraro Scanio, Ministro dell’ambiente e tutela del territorio, all’Onorevole Antonio Di Pietro, all’Onorevole Luigi Nocera Assessore all’ambiente, parchi e riserve naturali della regione Campania, all'Assessore provinciale Francesco Borrelli e al Dott. Vincenzo D’Ambrosio Sindaco del Comune di Casamicciola Terme

AFFINCHE’ DOMANI NESSUNO POSSA GIUSTIFICARSI DICENDO: “MA IO NON SAPEVO”!

Oggetto: non sfregiate la lussureggiante Pineta Bosco della Maddalena di Casamicciola Terme nella verde isola

d’Ischia; costruite altrove la Caserma del Corpo Forestale dello Stato; non siate irresponsabili verso la

difesa dell’ambiente; fermate l’ascia decapitatrice di decine di Pini e di macchia mediterranea;ascoltate

l’invocazione dei sottoscrittori della Petizione popolare allegata.

Autorità in indirizzo, già con le mie lettere del 12 ottobre 2004 e del 7 aprile 2006, purtroppo rimaste prive di attenzione, sensibilità sociale e di riscontro, invocavo il Vostro intervento, e quello di altre massime Autorità dello Stato italiano, tra cui il Presidente della Repubblica, per fermare la volontà perversa e l’irresponsabile accanimento istituzionale nel voler costruire la locale Caserma del Corpo Forestale dello Stato all’interno della rigogliosa e verdeggiante Pineta Bosco della Maddalena nel Comune di Casamicciola Terme nell’isola d’Ischia della Provincia di Napoli distruggendo decine di Pini con un lussureggiante sottobosco. Ciò quando la pur utile Caserma può essere costruita in tante località alternative esistenti nell’Isola oppure utilizzando un edificio già esistente. Lo Stato che legifera per salvaguardare l’ambiente naturale e il patrimonio forestale del nostro paese in effetti qui a Ischia opera per distruggerlo: quanta irresponsabilità e quanto squallore politico vi è in questo comportamento bifronte!

Questo autentico scandalo istituzionale avviene con la complicità diretta dei Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, dunque del Governo nel suo insieme, della regione Campania, della Provincia e della Soprintendenza per i beni ambientali di Napoli e del Comune di Casamicciola Terme, oltre alle altre massime Autorità della Repubblica da me precedentemente informate e inutilmente invocate con le sopra già richiamate

lettere. Ieri c’era il governo di centrodestra e qualcuno, che non si era reso ancora conto che anche nella distruzione del verde centrodestra e centrosinistra sono uguali, si illuse che col governo di centrosinistra l’atteggiamento del potere politico e delle istituzioni sarebbe cambiato, considerata pure la propaganda e la responsabilità istituzionale del partito dei Verdi, che attualmente gestiscono il potere a livello provinciale, regionale e governativo e persino con la gestione politica diretta del Ministero dell’Ambiente. Ma pochi giorni fa e a circa un anno dalla vittoria elettorale del centrosinistra, il Ministero delle infrastrutture, Provveditorato alle opere pubbliche per la Campania, ha iniziato ad effettuare sondaggi geomorfologici nella Pineta di Casamicciola Terme per la costruzione della suddetta Caserma infliggendo già gravi ferite a quella parte di Pineta e peraltro in una zona ad alto rischio idrogeologico. L’irresponsabilità di taluni poteri dello Stato non ha limiti, specialmente quando si tratta di assecondare determinati voleri e nonostante arrechino danni incalcolabili all’intera Comunità locale e nazionale.

Per tanto chiedo alle Autorità destinatarie della presente di avere uno scatto politico e istituzionale di orgoglio nazionale, di non persistere nell’irresponsabilità di distruggere una parte importante di quella Pineta, di prendere coscienza dell’errore che si sta commettendo, di avere il coraggio di dire no a chi ad ogni costo vuole mutilare gravemente una Pineta e di esaudire l’invocazione delle centinaia di sottoscrittori della Petizione popolare allegata alla presente, che chiedono di salvaguardare quella parte di Pineta rigogliosa e ricca di sottobosco. Il Vostro compito costituzionale di governanti è proprio quello di far valere gli interessi generali della Nazione su quelli particolari, specialmente se si tratta di interessi di parte dannosi per la Collettività, come nel caso della distruzione di una parte significativa di una Pineta e della realizzazione di un edificio in zona ad alto rischio idrogeologico.

Resto in attesa di un cortese e sollecito riscontro.

Distinti saluti.

Isola d’Ischia, 29 luglio 2007.

Domenico Savio, Segretario generale del

Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista

VITTORIA DEL PCIML CONTRO DISSERVIZI DI POSTE ITALIANE A ISCHIA


Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, guidato dal rivoluzionario marxista-leninista Domenico Savio, ottiene un altro importante successo politico, questa volta contro i disservizi delle Poste Italiane.

LA VITTORIA DEL PCIML CONTRO LA MANCATA CONSEGNA DELLA CORRISPONDENZA POSTALE!

Giunti sull’isola d’Ischia cinque nuovi portalettere. Da mesi in ampie zone del Comune di Ischia non veniva più fatta recapitare la corrispondenza postale e inutili erano state le quotidiane e vibrate proteste dei cittadini. Determinante è stata la battaglia intrapresa dal PCIML e la grande manifestazione di protesta popolare svoltasi venerdì 3 novembre 2'006 dinanzi all’Ufficio Postale di via Alfredo De Luca a Ischia.

Un’altra battaglia è stata vinta dal Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista guidato dal suo Segretario generale Domenico Savio, questa volta contro i vergognosi ritardi da parte delle Poste Italiane nel consegnare la corrispondenza postale a domicilio. Erano trascorsi ormai oltre due mesi da quando a migliaia di cittadini non veniva più corrisposta la corrispondenza . Le zone del comune di Ischia più colpite dall’intollerabile disservizio erano state le frazioni di Sant’Antuono, San Michele, Campagnano e le zone dei Pilastri e San Ciro. Gli stessi vergognosi disservizi si sono verificati in altri Comuni dell’Isola, come Barano e Casamicciola. Gli utenti penalizzati si recavano ormai quotidianamente presso l’Ufficio Postale di via Alfredo De Luca con la speranza che gli venisse consegnata la posta giacente da mesi nei depositi, ma, nonostante non gli venisse consegnata, spesso dovevano subire pure risposte arroganti. A questo punto i cittadini, esasperati, decidevano di seguire la strada della lotta di piazza per poter far sentire forte la loro protesta e per questo si rivolgevano ai dirigenti del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista. Gennaro e Domenico Savio in diretta televisiva su Teleischia, nel corso di ben due trasmissioni di “Potere Proletario”, denunciavano con estrema durezza questa non più tollerabile vergogna sociale e, dopo un’affollata assemblea popolare, decidevano di promuovere la prima manifestazione di protesta proprio dinanzi all’Ufficio Postale di via Alfredo De Luca. Quella di venerdì 3 novembre 2006 sarà certamente ricordata come una grande manifestazione di popolo, durante la quale non mancarono momenti concitati. Tanti cittadini accolsero l’accorato appello del PCIML e parteciparono per tutta la mattinata alla giornata di protesta, nel corso della quale il massimo dirigente dell’Ufficio Postale non volle neppure ascoltare una delegazione di manifestanti. Il rinvenimento, poi, da parte di alcuni cittadini, di sacchi colmi di corrispondenza postale giacenti incustoditi all’esterno dei depositi dell’Ufficio stesso fecero scattare le dovute indagini avviate dalla Polizia di Stato. Roboanti furono gli interventi di Gennaro e Domenico Savio che denunciarono con forza tutti i disservizi che i cittadini erano costretti a subire per le inadempienze delle Poste Italiane e soprattutto evidenziarono le gravi responsabilità dei dirigenti che non rispondevano alle esigenze dell’utenza. A distanza di pochi giorni dalla prima manifestazione di protesta e con un’altra indetta per venerdì 17 novembre 2006, le Poste Italiane di Ischia, messe alle strette dalla ribellione popolare, si affrettavano a far sapere che sarebbero giunti sull’Isola sei nuovi portalettere. A questo punto, d’accordo con i cittadini delle zone interessate al problema, il PCIML sospendeva l’organizzazione della seconda manifestazione in attesa di sviluppi positivi sulla vicenda e che non hanno tardato ad arrivare. Infatti, proprio in queste ore hanno preso servizio i nuovi postini che già stanno iniziando a consegnare la corrispondenza giacente da mesi presso i depositi dell’Ufficio Postale di via Alfredo De Luca. La conferma di ciò è giunta in diretta televisiva proprio nel corso della trasmissione di “Potere Proletario” di giovedì 16 novembre 2006, durante la quale un cittadino di Sant’Antuono, nel ringraziare i dirigenti del PCIML per la battaglia sostenuta, ha affermato che gli è stata consegnata la posta dei mesi di settembre, ottobre e novembre. Domenico Savio, Segretario generale del PCIML, che è apparso molto soddisfatto del risultato raggiunto, ha dichiarato: “Ci fa molto piacere essere stati determinanti nella soluzione di questo vergognoso disservizio sociale messo in atto dalle Poste Italiane privatizzate nel comune di Ischia. L’importante vittoria di questa ennesima battaglia sociale dimostra ancora una volta come con la lotta, guidata politicamente dai coerenti marxisti-leninisti che in Italia militano all’interno del PCIML, il popolo vince sempre riuscendo ad ottenere il riconoscimento dei propri diritti. Naturalmente, ha continuato Savio, non ci culliamo sugli allori per il risultato ottenuto, ma continuiamo a restare vigili affinché simili vergogne sociali non abbiano più a ripetersi. Inoltre, chiediamo anche che i portalettere non vengano assunti solo per tre mesi ma a tempo indeterminato e che soprattutto siano i giovani isolani ad essere assunti e avere la possibilità di lavorare. Intanto, ha concluso Domenico Savio, invito i cittadini degli altri comuni dell’Isola che dovessero subire lo stesso disservizio a farsi avanti, a contattarci, perché il nostro Partito è pronto a guidare nuove e giuste lotte a difesa del diritto a ricevere tempestivamente e quotidianamente la corrispondenza a domicilio”. Sulla stessa linea d’onda gli fa eco il figlio Gennaro che ha detto: “La cosa più triste di questa vicenda è stato il fatto che ad alcuni cittadini, a causa del mancato recapito

della bolletta telefonica, sia stata staccata persino la linea telefonica e more salate saranno costretti a pagare su bollette non pagate in tempo. Voglio ringraziare, come è mia abitudine fare, ha concluso Gennaro, tutti quei cittadini che anche in questa circostanza hanno avuto fiducia nella coerenza e nell’onestà intellettuale con le quali i dirigenti del PCIML portano avanti da sempre le battaglie politiche e sociali a difesa degli interessi popolari dell’isola d’Ischia.

L’Ufficio Stampa e Propaganda del P.C.I.M-L.

A FORIO MANCATO RISPETTO PER I DISABILI: LA DENUNCIA DI DOMENICO SAVIO

Lettera aperta al Sindaco, al Comandante della Polizia Municipale e all’Amministrazione tutta del Comune di Forio.

DOMENICO SAVIO: ”A FORIO I DISABILI NON VENGONO RISPETTATI!”

Il sottoscritto Domenico Savio, Segretario generale del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista,

VISTO il Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996 n. 503 dal titolo “Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici” e, particolarmente, gli articoli 11 e 12 – riguardanti la circolazione e sosta dei veicoli al servizio di persone disabili - che consentono ai veicoli al servizio delle persone invalide: la circolazione nel caso questa è sospesa o limitata; la sosta anche dove questa è vietata o limitata; la circolazione e la sosta nelle “zone a traffico limitato” e nelle “aree pedonali urbane”, qualora sia autorizzato l’accesso anche ad una sola categoria di veicoli…; la circolazione nei percorsi e nelle corsie preferenziali…;

RITENUTO che nelle aree adiacenti tutti gli uffici pubblici debbano essere predisposti i parcheggi necessari per la sosta dei veicoli degli invalidi;

RILEVATO che sul territorio comunale di Forio i diritti e le esigenze di mobilità degli invalidi sono sostanzialmente negati dall’Amministrazione comunale,

CHIEDE

per tutto quanto sopra, alle Autorità destinatarie della presente:

  1. di rimuovere ogni barriera architettonica esistente sul territorio comunale che limiti il diritto di accesso ai luoghi e uffici pubblici dei disabili, di circolazione e di sosta dei veicoli al servizio delle persone invalide;
  2. di istituire, e con urgenza, aree di sosta, senza limitazione di orario, destinate ai veicoli al servizio di persone invalide sulle strade adiacenti i Cimiteri comunali – attualmente gravemente e colpevolmente assenti - , in piazza Municipio, sul piazzale del Soccorso, lungo il corso Francesco Regine, via Matteo Verde e su tutte le altre strade e piazze del paese ove necessitano;
  3. di consentire la circolazione dei veicoli al servizio di persone invalide, residenti e non a Forio!, anche nelle aree di sospensione o limitazione della stessa, a norma del citato DPR, ad esempio dall’incrocio tra via Giovanni Mazzella-Rione Genala per piazza Municipio, piazzale del Soccorso e corso Francesco Regine.

Amministrare il paese significa, innanzitutto, soddisfare i bisogni di vita sociale quotidiana dei cittadini, a partire dal rispetto dei diritti sanciti dalla Costituzione e dalle leggi dello Stato.

Distinti saluti.

Domenico Savio

Segretario generale del PCIML

DOMENICO SAVIO COSTRETTO A INTERROMPERE COMIZIO PER QUESTIONI DI ORDINE PUBBLICO

DOMENICO SAVIO SCRIVE AL PRESIDENTE CIAMPI: “A FORIO NON GARANTITO UN FONDAMENTALE DIRITTO COSTITUZIONALE: SONO STATO COSTRETTO A SOSPENDERE UN COMIZIO PER MOTIVI DI ORDINE PUBBLICO DINANZI A CENTINAIA DI CITTADINI”.

La nota di protesta, firmata dal Segretario generale del PCIML Domenico Savio, è stata inoltrata anche al Ministro dell’Interno, al Prefetto e al Questore di Napoli e per conoscenza al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ischia, al Sindaco e al Comando di Polizia Municipale del Comune di Forio. Questo il testo della lettera.

Oggetto: Nota di protesta per non aver garantito le istituzioni pubbliche locali preposte il normale svolgimento di una manifestazione politica garantita dalla Costituzione e dallo Stato democratico di diritto. Richiesta di intervento urgente a garanzia del legittimo e libero esercizio del diritto costituzionale di un .Partito alla sua attività politica.

Il sottoscritto Domenico Savio, nato a Forio (Prov. di Napoli) il 16 febbraio 1940 ed ivi residente in via Provinciale Panza n.31/B, Segretario generale del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista (PCIML),

RICHIAMATO preliminarmente un dispiacevole precedente in cui il Sindaco di Forio Dott. Franco Regine, in assenza di reali motivi di sicurezza o di incolumità pubblica e appellandosi a problematiche sociali inconsistenti, di autorità tentava di imporre la modifica di gran parte del percorso di un corteo all’interno di una manifestazione politica promossa dalla lista civica “Rinascita Foriana” sostenuta dal PCIML (documenti trasmessi alle Autorità in indirizzo l’11 aprile 2005);

PREMESSO che il PCIML nei termini di legge aveva comunicato al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ischia, al Sindaco e al Comando di Polizia Municipale di Forio che il 4 agosto 2005 dalle ore 18 alle ore 22 avrebbe tenuto una manifestazione politica con comizio alle ore 20,30 in piazza Maria Santissima Immacolata a Monterone nel Comune di Forio (NA) e che per la durata del comizio chiedeva la chiusura della piazza al traffico veicolare;

PRECISATO che la suddetta piazza viene spesso totalmente chiusa al traffico veicolare e senza difficoltà alcuna o problema di ordine pubblico quando su iniziativa diretta dell’Amministrazione comunale o a seguito di autorizzazione concessa ad associazioni o comitati vi si svolgono “saucicciate” (salsicciate in piazza), la manifestazione di carnevale, spettacoli musicali, folcloristici e comizi o manifestazioni politiche dei partiti del potere amministrativo dominante.

A tal proposito il PCIML, forte del dettato costituzionale e del diritto uguale per tutti, non tollera discriminazioni politiche da qualunque istituzione o autorità possano provenire;

INFORMATO che il sottoscritto aveva verbalmente concordato col Comandante della Polizia Municipale del Comune di Forio che la piazza durante il comizio sarebbe stata chiusa parzialmente al traffico veicolare deviando quello proveniente da via Provinciale Panza, mentre quello proveniente da via Baiola, per una chiusura totale della piazza, sarebbe stato deviato solo in presenza di numerosa partecipazione di pubblico al comizio;

PRECISATO che all’inizio del comizio i vigili urbani presenti nella piazza affermavano di non essere a conoscenza di quanto sopra INFORMATO e che non vi era alcuna ordinanza in tal senso aggiungendo, in seguito, di aver interrotto l’afflusso veicolare, tra l’altro solo in parte perché gli automezzi più grandi venivano fatti passare, da via Provinciale Panza assumendosi in proprio la responsabilità;

RAPPRESENTATA la circostanza

- che al comizio erano presenti decine di cittadini nella piazza e centinaia se si considerano le aree delle ………quattro confluenze stradali: situazione provabile;

- che il costante traffico veicolare proveniente da via Baiola e saltuariamente anche da via Provinciale Panza produceva rumori assordanti, dovuti ai motori e pure ai clacson, creando una situazione infernale e pericolosa per i cittadini senza che i vigili urbani provvedessero a chiudere totalmente la piazza al traffico;

- che i cittadini giustamente protestavano perché in tale intollerabile situazione non riuscivano ad ascoltare il comizio ovvero non sentivano le parole dell’oratore, nonostante l’uso dell’altoparlante;

- che a questo punto il PCIML per evitare esasperazioni tra i cittadini e pericoli per l’ordine pubblico è stato costretto, responsabilmente, a sospendere e rimandare il comizio con grande disappunto, sconcerto e rammarico da parte del pubblico;

RITENUTO, con preoccupazione, che ci troviamo di fronte ad una grave limitazione del diritto costituzionale all’esercizio della dialettica democratica e alla libera attività di un’Organizzazione politica;

CONSIDERATO che l’attività delle organizzazioni politiche, il riunirsi pacificamente in luogo pubblico (Articolo 17 Costituzione) e il “manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” (Articolo 21 Costituzione), così come può essere considerata una pubblica manifestazione, sono diritti fondamentali dello Stato democratico e antifascista e che a nessuno può essere consentito limitare, né tantomeno proibire, e persino con argomentazioni inconsistenti;

RITENUTO che i luoghi e i percorsi per lo svolgimento delle manifestazioni politiche dei Partiti vanno individuati da questi ultimi secondo le proprie valutazioni ed esigenze di propaganda politica e che nessuna motivazione pretestuosa e inconsistente e ancor meno discriminatoria e penalizzante può pretendere di modificare;

RITENUTO ANCORA che i motivi legati all’ordine pubblico non possono mai consistere in valutazioni e scelte discrezionali e che essi sono ravvisabili esclusivamente in situazioni e previsioni ineliminabili da parte delle istituzioni pubbliche preposte a tanto. Insomma, l’ordine pubblico non può e non deve mai alimentare il sospetto che possa trattarsi di un pretesto per limitare, o peggio ancora ostacolare, la libera ed autonoma attività politica dei Partiti, attività garantita dalla Costituzione, perché questa e solo questa è la vera democrazia fondata sull’attività istituzionale degli stessi;

CHIEDE

per tutto quanto sopra, alle superiori Autorità in indirizzo, ognuna per le proprie competenze istituzionali, di intervenire e di disporre con la massima urgenza affinché non abbiano più a verificarsi situazioni di difficoltà e di interruzione dell’attività politica di un Partito e al PCIML – che, tra l’altro, il 24 ottobre 2004 alle elezioni politiche suppletive per la camera dei deputati nel collegio uninominale Napoli-Ischia ha ottenuto il 6,9% dei consensi elettorali – venga garantito, come a tutti i Partiti della Repubblica, da parte delle istituzioni preposte e sin dalle prossime e imminenti iniziative, il diritto costituzionale alla piena e autonoma attività politica.

Il sottoscritto rimane in attesa di un cenno di ricevimento della presente e di riscontro alle questioni sollevate.

Distinti saluti

Domenico Savio

Segretario generale del PCIML

A FORIO UMILIATI PURE I MORTI!!!

Lettera aperta al sindaco Franco Regine, all’assessore Emilio Amalfitano e a tutta l’Amministrazione comunale in carica di Forio.

DOMENICO SAVIO A FRANCO REGINE:

”ALMENO RISPETTATE I MORTI!”

Sollecitato da tanti Foriani mi sono recato nel Cimitero comunale di Forio capoluogo per verificarne lo stato dei luoghi e qui mi sono sentito colpevole per non averlo fatto prima e per non aver approfittato degli occasionali accompagnamenti di defunti per rendermi conto della drammatica situazione ed anche di quella sciagurata logica clientelare – che impera nella gestione della cosa pubblica – che non ha risparmiato neppure la gestione del Cimitero. Avvalendomi pure di segnalazioni e di giuste lamentele di cittadini che periodicamente si recano a far visita ai propri defunti, cercherò, sinteticamente e di seguito, di rappresentare lo stato pietoso di dissesto e di abbandono di quel luogo che è custode di tanta umanità vissuta e di memoria storica e che di sicuro non merita tanto affronto e insensibilità da parte del potere amministrativo comunale:

- i viali, tra buche e fosse dismesse, somigliano a un campo di combattimento, dove il pericolo di inciampare e cadere rovinosamente è sempre in agguato, specialmente per gli anziani;

- le erbacce la fanno ovunque da padrone assoluto;

- vi sono loculi privi di marmi e provvisoriamente coperti da compensato, altri sono bucati e vi si scorge la cassa interna;

- degli allacci elettrici sono staccati e attendono di essere attivati;

- parecchi gradini sono pericolosi, specialmente quelli del passaggio dalla parte vecchia a quella nuova del Cimitero;

- intorno alla Fossa Comune pure le piantine di fiori rappresentano la povertà sociale di chi vi riposa con smisurata dignità di vita e di valori vissuti;

- pare che dall’inizio di quest’anno sia proibito erigere muretti intorno alle tombe, ma a qualcuno sarebbe stato consentito farlo: perché?;

- nella parte “nuova” tutti i problemi di dissesto dei viali, di disordine ambientale, di abbandono e delle erbacce sono paurosamente aggravati; in particolare qui le cappelle consentite ai privati costituiscono un gravissimo sconcio architettonico e un deprecabile inserimento ambientale da rimuovere presto! Inoltre, la nuova arcata contenente i loculi di recente realizzazione ha urgente bisogno anche di una rampa di accesso da sinistra;

- sempre nella parte “nuova” fa bella vista di se una baracca di zinco piena di materiale speciale infettivo che da tempo aspetta di essere svuotata, bonificata ed eliminata;

- mancano gabinetti e docce per gli operatori cimiteriali e per i visitatori neppure a pensarci;

- nel paese si mormora – e ciò provoca in me una sensazione di disgusto e di riprovazione – che dei defunti di famiglie “importanti” del potere socio-politico-economico locale, potere che da circa 60 anni grava come un gigantesco macigno di granito sul paese, trovano seppellimento nella parte vecchia, ovvero storica e di serie A, del Cimitero davanti alla Congrega della Chiesa di Visitapoveri e avanti verso sinistra all’ombra estiva degli alberi, mentre i morti del popolo vengono sepolti nella parte nuova, dove pare vi sia anche una sepoltura di serie B1 e B2 – B1 davanti alle cappelle private e B2 in fondo verso l’entrata! Insomma, anche qui vi è un trattamento per i ricchi e un altro per i poveri e la dannata e disumana società divisa in classi si ripropone in tutta la sua vergogna e inciviltà e nulla cambia anche se Forio è amministrata da una giunta cosiddetta di centrosinistra, perché al pari di quelle di centrodestra essa è pervasa dalla cultura politica borghese e capitalistica. Signori, ricordatevi che solo quello che non si fa non si sa!

Lo squallore culturale e sociale di quanto sopra riportato provando umana vergogna e tristezza è anche il tragico risultato della gestione dei Cimiteri comunali affidata al carrozzone politico-clientelare-elettorale Pegaso che, tra l’altro, attraverso una conduzione spendereccia e fallimentare del servizio di nettezza urbana sta gravando il popolo di Forio di una insostenibile tassa sui rifiuti esponendo, ancora una volta, il Comune a una grave situazione debitoria che è persino imprevedibile nella sua reale consistenza.
In una società civile il Cimitero costituisce il luogo più intimo e più rispettato perché custodisce gelosamente la nostra origine, i nostri affetti e il cammino, attraverso i secoli, del nostro sapere e della nostra civiltà. Sul Cimitero mai dovrebbe gravare la tentazione di alcuno, potente socialmente che sia, di imporre o di favorire la prevaricazione di un defunto sull’altro, perché almeno la morte non deve conoscere privilegi. Purtroppo spesso la miseria umana, che è intellettiva, di coscienza e di ostentazione della differenziazione sociale, spesso non conosce limiti e ferisce gravemente la coscienza e la dignità degli uomini irreprensibili.
Per tutto quanto sopra rilevato e osservato chiedo al sindaco Franco Regine, all’assessore Emilio Amalfitano con delega ai Cimiteri e all’intera Amministrazione comunale di Forio:

  1. di dare immediata dignità ai Cimiteri comunali del paese provvedendo alla loro sistemazione, munirli delle strutture igienico-sanitarie necessarie e bonificarli da ogni fonte di possibile infezione;
  2. di promuovere l’eliminazione di quelle brutture architettoniche realizzate nel tempo e che compromettono gravemente la dignità dei luoghi;
  3. di bandire ogni forma di privilegio e di discriminazione tra i defunti istituendo un elenco di tutti i luoghi destinati alla sepoltura e da occupare progressivamente partendo sempre dal primo disponibile;
  4. dall’entrata del Cimitero eliminare rapidamente quella puzza nauseabonda proveniente dalla fogna e dal deposito Pegaso e che ammorba tutta l’area circostante.

Distinti saluti.

Domenico Savio