sabato 1 marzo 2008

PROGRAMMA ELETTORALE DEL P.C.I.M-L.. PER LE ELEZIONI POLITICHE DEL 13 E 14 APRILE 2008

PER L’ITALIA COMUNISTA!

Il Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista, di seguito indicato con la sola sigla “P.C.I.M-L.”, che partecipa all’elezione del Senato della Repubblica di domenica 13 e lunedì 14 aprile 2008 e che si candida a governare il Paese – in base ai principi di giustizia, di altruismo, di collettivismo e di uguaglianza economica e sociale del Socialismo - indica come capo della propria forza politica, denominata “Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista”, il signor SAVIO DOMENICO, nato a Forio (NA) il 16 febbraio 1940 ed ivi residente in via Provinciale Panza n. 31, e presenta il programma elettorale che segue.

PRINCIPALMENTE SARA’ MODIFICATA LA COSTITUZIONE VIGENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA SECONDO I PRINCIPI DEL SOCIALISMO PER AFFERMARE IL FONDAMENTO DEI RAPPORTI SOCIALI PRIMA “DA CIASCUNO SECONDO LE SUE CAPACITA’, A CIASCUNO SECONDO IL SUO LAVORO” E DOPO “DA CIASCUNO SECONDO LE SUE CAPACITA’, A CIASCUNO SECONDO LE SUE NECESSITA’”.

NELL’ATTESA DELLA CONQUISTA RIVOLUZIONARIA DEL POTERE POLITICO DA PARTE DELLA CLASSE LAVORATRICE OPERAIA E INTELLETTIVA E DELLA COSTRUZIONE DELLA SOCIETA’ SOCIALISTA, IL P.C.I.M-L. PORTERA’ IN PARLAMENTO LA LOTTA DI CLASSE DEL PROLETARIATO ITALIANO PER OTTENERE SIN DA SUBITO IL MIGLIORAMENTO DELLE ATTUALI DRAMMATICHE CONDIZIONI DI VITA INDIVIDUALE, FAMILIARE E SOCIALE DELLE MASSE LAVORATRICI E POPOLARI.

COMBATTEREMO CON ESTREMA E INSTANCABILE FERMEZZA LO STATO MISERANDO DI GENERALIZZATA CORRUZIONE MORALE E POLITICA ESISTENTE NELLE ISTITUZIONI DELLA REPUBBLICA E DERIVANTE DALLA PRATICA VERGOGNOSA DEL CLIENTELISMO, DEL FAVORITISMO E DEL NEPOTISMO POLITICO ED ELETTORALE INDIVIDUALE, PARTITICO E DI COALIZIONE – PRATICA SCELLERATA CHE SI CONCRETIZZA ATTRAVERSO ASSUNZIONI NOMINATIVE, NOMINE DI FAVORE, INCARICHI INDIVIDUALI E ASSOCIATI DIRETTI, CONSULENZE E GARE D’APPALTO SOSPETTE – ED E’ PROPRIO MEDIANTE TALE SISTEMA DI CORRUZIONE CHE I RESPONSABILI SI GARANTISCONO LA RICONQUISTA ELETTORALE DEL POTERE, OLTRE CHE PER MEZZO DEL CONTROLLO E L’UTILIZZO DI PARTE DELLA RAI, CON L’ESCLUSIONE DI QUELLE FORZE POLITICHE NON ANCORA PRESENTI IN PARLAMENTO, E L’APPROVAZIONE DI LEGGI CHE FAVORISCONO CHI GIA’ DETIENE IL POTERE, COME IL PRIVILEGIO DELLA NON RACCOLTA DELLE FIRME PER LA PRESENTAZIONE DELLE LISTE DEI CANDIDATI RISERVATO AI PARTITI CHE HANNO GIA’ UNA RAPPRESENTANZA PARLAMENTARE: TUTTO QUESTO ANNULLA LA DEMOCRAZIA, FALSIFICA I RISULTATI ELETTORALI E DETERMINA UN POTERE ANTICOSTITUZIONALE, AUTORITARIO E DITTATORIALE CHE RICORDA DOLOROSAMENTE L’INFAUSTA EPOCA FASCISTA.

PUNTI FONDAMENTALI DELL’AZIONE PARLAMENTARE:


1. SOVRANITA’ E INDIPENDENZA NAZIONALE
Sarà introdotto il diritto di revoca popolare degli eletti a tutti i livelli istituzionali che nel corso del loro mandato non rispettino gli impegni elettorali assunti o che la loro funzione non corrisponda alle attese e alla volontà degli elettori dell’ambito territoriale in cui sono stati eletti.
Verrà garantita la piena laicità e totale indipendenza dello Stato dalla Chiesa cattolica e dalle altre Chiese presenti in Italia.
La scuola dell’obbligo d’ogni ordine sarà garantita a tutti e gratuitamente sino al compimento del diciottesimo anno di età e verrà ricondotta nell’ordine della piena laicità dello Stato.
Sarà immediatamente e integralmente applicato l’art.11 della Costituzione vigente, anche rispetto a decisioni contrastanti assunte dalle Nazioni Unite, dalla Comunità Europea o da altro Organismo internazionale. Fuori l’Italia dalla Nato e la Nato e gli Stati Uniti con le loro basi militari e i loro depositi di armi convenzionali e nucleari dall’Italia. Tutte le missioni militari all’estero saranno immediatamente interrotte e tutti i soldati italiani in servizio all’estero saranno subito rimpatriati.
Verrà difesa la sovranità e l’indipendenza nazionale dai condizionamenti di potenze straniere.
Sarà pienamente salvaguardata la natura repubblicana e antifascista della Costituzione e dello Stato italiani ponendo tali valori storici e ideali alla base dell’insegnamento scolastico d’ogni ordine e grado. Materie d’insegnamento scolastico saranno anche il materialismo dialettico, il materialismo storico, l’ateismo, il comunismo, il socialismo e la lotta tra le classi sociali per consentire all’Italia di avanzare sulla strada della conquista della Nuova Costituzione Socialista e della Nuova Società Socialista.

2. LEGGE ELETTORALE
Verrà cambiata la vigente legge elettorale, in modo: da ripristinare il sistema elettorale del proporzionale puro per la formazione delle assemblee elettive a tutti i livelli istituzionali; da abolire gli scandalosi premi di maggioranza e i vari repressivi sbarramenti elettorali per i piccoli partiti singoli o coalizzati; da facilitare il meccanismo di presentazione delle liste dei candidati eliminando pure le attuali posizioni di privilegio delle forze politiche già presenti nei due rami del Parlamento italiano e in quello Europeo che non hanno l’obbligo di raccogliere le sottoscrizioni.
Sarà promossa la modifica del sistema elettorale cosiddetto maggioritario e presidenzialista a tutti i livelli istituzionali, con la reintroduzione del sistema proporzionale puro e l’elezione dei sindaci, dei presidenti delle province e delle regioni da parte delle rispettive assemblee elettive.
Verrà modificata la legge 15 maggio 1997 n.127 per ridare autorità e poteri alle assemblee elettive – e, dunque, alla diretta rappresentanza della volontà popolare – e per eliminare l’assunzione diretta, discrezionale e discriminatoria di dirigenti e funzionari senza concorso pubblico.

3. NAZIONALIZZAZIONI E LAVORO
Si procederà alla nazionalizzazione delle grandi imprese industriali, agricole, commerciali, bancarie, delle assicurazioni, della distribuzione, dell’energia, delle poste, dei trasporti marittimi e terrestri, eccetera per sottrarle allo sfruttamento e arricchimento privato, per favorire gli interessi della collettività, per promuoverne lo sviluppo e incrementare l’occupazione.
Si realizzerà la gestione esclusivamente e totalmente pubblica di attività e servizi fondamentali della collettività e del vivere civile, quali la scuola, la sanità, i trasporti terrestri marittimi e aerei, le telecomunicazioni, l’Enel, i rifiuti solidi urbani, l’acqua, le spiagge, eccetera. La RAI resterà di esclusiva proprietà pubblica, sarà sottratta al controllo del potere politico e verrà, finalmente, messa al servizio degli interessi socio-culturali del popolo italiano.
Saranno approvate norme legislative che attribuiscano ai lavoratori operai e impiegati delle imprese produttive pubbliche e private il compito dell’organizzazione e dello svolgimento del lavoro, della nomina dei dirigenti aziendali, dell’approvvigionamento, della formazione degli stipendi e salari, della disponibilità di servizi interni ed esterni all’azienda per i dipendenti e della programmazione degli investimenti a breve, medio e lungo periodo.
Sarà garantito il lavoro a tutti o comunque la corresponsione del salario o dello stipendio al compimento del diciottesimo anno di età, ciò per consentire a ognuno un’esistenza dignitosa e per eliminare la piaga umiliante dell’elemosina assistenziale di Stato.
In tutti gli apparati dello Stato nessuno dovrà ricoprire più di un incarico contemporaneamente né percepire più di una retribuzione mensile, questo per favorire l’occupazione dei giovani disoccupati.
Verrà promosso lo sviluppo produttivo, commerciale, infrastrutturale e sociale del Sud risolvendo, finalmente, la centenaria Questione Meridionale del dislivello economico e sociale tra Nord e Sud.

4. SALARI, POTERE D’ACQUISTO E PREVIDENZA
Verrà recuperato e difeso il potere d’acquisto di salari, stipendi e pensioni. Sarà modificato il sistema di rilevamento statistico dell’Istat, in modo che la perdita rilevata mensilmente del potere d’acquisto di salari, stipendi e pensioni corrisponda pienamente alla svalutazione reale e venga pienamente integrata.
Si cambierà l’attuale meccanismo di indicizzazione di salari, stipendi e pensioni stabilito con gli infami accordi sindacato-governo-confindustria del 1993 – meccanismo che, assieme alla successiva introduzione dell’euro, ha condotto alla fame le masse lavoratrici e popolari italiane – e sarà reintrodotta la cosiddetta “scala mobile” con adattamento mensile, il cui adeguamento sarà esente da imposizioni fiscali.
Sui salari, stipendi e pensioni sarà applicata una consistente riduzione dell’Irpef e verrà abolita l’addizionale Irpef regionale e comunale.
Lo Stato acquisirà il sistema di distribuzione delle merci d’ogni genere e provenienza, allo scopo di contenerne al massimo le spese di trasporto dal produttore al consumatore e ottenere, in tal modo, una consistente diminuzione dei prezzi al consumo.
La tassazione dei redditi sarà rigorosamente progressiva, nel senso che chi più ha e guadagna più paga, con l’introduzione di aliquote Irpef e Irpeg superiori al 50% per i redditi non da lavoro. Tutti i redditi individuali e familiari che non superino la fascia di povertà saranno totalmente esentati da qualsiasi imposta nazionale, regionale e comunale.
Tutte le pensioni che risulteranno essere inferiori, saranno adeguate alla media dei salari dei lavoratori metalmeccanici.
I lavoratori operai e impiegati pubblici e privati andranno in pensione con l’ultima retribuzione mensile.
Sarà riportata l’età pensionabile di vecchiaia a 55 anni per le donne e a 60 per gli uomini; la pensione di anzianità potrà continuare ad essere corrisposta dal compimento dei 35 anni di anzianità lavorativa, salvo le categorie di lavoro usuranti che devono poter andare in pensione prima; il Tfr rimarrà nella disponibilità dei lavoratori in ogni momento della loro vita lavorativa, mentre l’Inps corrisponderà la pensione integralmente. Sarà garantito un lavoro adeguato a tutti gli invalidi da occupare obbligatoriamente nelle aziende pubbliche e private e negli enti pubblici.
Verranno reintrodotte e migliorate le norme sul collocamento pubblico abolite dalle riforme liberiste in materia di assunzioni e mercato del lavoro e saranno ulteriormente migliorate per i lavoratori pubblici e privati le disposizioni normative contenute nella legge 20 maggio 1970 n. 300 (Statuto dei Diritti dei Lavoratori).
Saranno revocate le leggi di riforma in materia di occupazione e mercato del lavoro che hanno determinato precarietà e flessibilità selvaggia nei rapporti di lavoro, specialmente giovanili, a partire dalla legge 14 febbraio 2003 n. 30 e conseguenti decreti attuativi.

I lavoratori vanno quotidianamente a lavorare per vivere e non per morire, di conseguenza verrà approvata una normativa legislativa secondo la quale ogni morte o invalidità grave e permanente avvenuta sul lavoro e dipendente da mancanza o insufficienza delle misure di sicurezza sul lavoro comporterà l’arresto immediato e una severa condanna penale per i proprietari e i responsabili dell’organizzazione aziendale e del lavoro, oltre ad adeguati risarcimenti del danno in sede civile.

5. TASSAZIONE DELLE RENDITE PARASSITARIE
Verrà introdotta una particolare e adeguata tassazione delle rendite parassitarie, palazzinare, finanziarie e dei guadagni facili, mentre il piccolo risparmio sarà esentato da imposte.
Il debito pubblico dello Stato italiano verso i creditori singoli o associati che abbiano un credito complessivo come persona fisica o giuridica superiore a un milione di euro sarà azzerato per legge, perché oramai questo debito consiste solo in una montagna di interessi maturati e maturandi che ogni anno viene utilizzata per effettuare un enorme trasferimento di ricchezza dalle masse lavoratrici e popolari al potente potere economico-finanziario nazionale e multinazionale, con la conseguenza di un continuo e sempre più consistente impoverimento dei lavoratori occupati, disoccupati e pensionati e di una progressiva diminuzione e rincaro dei servizi sociali.
Sarà sancito il divieto assoluto di esportazione all’estero dei capitali prodotti in Italia da aziende nazionali e multinazionali.
Si prenderà dai ricchi per dare alle masse lavoratrici e popolari e per ottenere un’uguale distribuzione della ricchezza esistente e prodotta nel nostro paese.
Verrà legiferata una consistente diminuzione degli stipendi dei parlamentari e dei consiglieri regionali, di tutti i funzionari di alto livello dello Stato e degli amministratori pubblici di regioni, province, comuni, comunità montane, enti sovracomunali e aziende pubbliche, miste e partecipate: ogni carica elettiva o di nomina sarà retribuita secondo la precedente retribuzione percepita dall’interessato, oltre le spese di attività.
Nessun contributo pubblico statale o regionale verrà concesso alle imprese private se esso non comporterà nuova occupazione concordata e il miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori dipendenti.
Saranno ampiamente ridotti gli onorari professionali degli iscritti ai vari ordini delle libere professioni.
Verrà adottata una legislazione che favorisca la perequazione delle parcelle tra le molteplici professioni sociali manuali e intellettive pubbliche e private.

6. PER L’EUROPA SOCIALISTA
L’Italia, per le sue attività economiche e per la salvaguardia dei suoi servizi sociali, non soggiacerà ai condizionamenti penalizzanti della Comunità Europea e anzi, se necessario, nell’interesse socio-politico-economico del nostro popolo sarà pronta ad uscirne parzialmente o totalmente: gli interessi dell’Italia hanno la precedenza assoluta su quelli della Comunità degli affari dei capitali. Difenderemo l’Italia e l’Europa dalle perverse politiche economiche e militari della globalizzazione imperialistica.
Il P.C.I.M-L. lavorerà per la prospettiva dell’Europa socialista e non più capitalistica e imperialistica, per l’Europa dei popoli e non dei capitali, della pace e non della guerra e delle aggressioni ad altri popoli e paesi, per un’Europa al servizio dei bisogni di vita dei suoi abitanti e non dipendente dagli interessi mondiali dell’imperialismo statunitense o di altra potenza e per un’Europa antirazzista, multietnica e accogliente di uomini e donne lavoratori, ammalati e affamati provenienti da altri paesi e continenti e ciò anche per mettere fine alla tragedia degli emigrati annegati e affondati nel Mediterraneo durante il vano tentativo di raggiungere un’esistenza più dignitosa. In particolare il P.C.I.M-L. lavorerà per costruire l’Europa degli Stati Socialisti. Verrà ripristinata la leva popolare nella misura strettamente necessaria alla difesa del nostro Paese.

7. SERVIZI SOCIALI
Il P.C.I.M-L. governerà:
- per sconfiggere ogni forma di razzismo e per la libera circolazione e occupazione dei lavoratori in ogni continente e paese della Terra;
- per l’umanizzazione e civilizzazione degli istituti di pena e per la rieducazione del condannato attraverso lo studio e il lavoro, secondo il dettato del terzo comma dell’art. 27 della Costituzione: lo Stato non deve reprimere, ma aiutare a redimersi, anche attraverso l’istituzione dei campi di lavoro rieducativi;
- per un’energia pulita alternativa al nucleare e alla combustione;
- per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani unicamente attraverso la raccolta differenziata e il loro totale riciclaggio e riutilizzo. Ci opporremo con forza alla politica affaristica delle discariche e della costruzione di ogni tipo di bruciatore, termovalorizzatore, dissociatore molecolare o di altra denominazione, perché inquinano il territorio, infettano i prodotti dell’agricoltura, diffondono malattie e generano morti tra le popolazioni interessate. Bisogna puntare alla produzione di “Rifiuti Zero”, anche a partire dalla loro diminuzione all’origine e a cominciare dalla riduzione degli imballaggi.
- per la regolamentazione gratuita dell’abusivismo edilizio di necessità, sino a 100/130 mq.
per nucleo familiare del diretto interessato o di un familiare sino al secondo grado – abuso di necessità commesso per le inadempienze dello Stato nel garantire un’abitazione dignitosa a tutti i cittadini, liberandoli, così, dalla mannaia dell’insostenibile pigione mensile, o per non aver consentito loro di ristrutturare l’appartamento fatiscente nella legalità -, e la dura repressione dell’abusivismo edilizio speculativo e affaristico legato alla rendita parassitaria;
- per garantire servizi – come trasporto, nettezza urbana, energia elettrica, telefono, eccetera – e assistenza sociale adeguati e gratuiti a tutti i nuclei familiari con reddito di povertà e a prezzo politico per gli altri;
- per negare il finanziamento pubblico alla scuola privata, così come previsto dal terzo comma dell’art. 33 della Costituzione;
- per la scuola di massa e totalmente gratuita per ogni ordine e grado e per il mantenimento totale allo studio e sino ai massimi gradi da parte dello Stato dei figli delle famiglie bisognose;
- per la completa gratuità dell’assistenza sanitaria di base, specialistica, ambulatoriale, ospedaliera e farmaceutica;
- per dare una casa dignitosa a chi ancora non ce l’ha;
- affinché ad ogni uomo sin dalla nascita lo Stato garantisca i bisogni essenziali della vita, consistenti nel sostentamento, nell’assistenza sanitaria, nella scuola, nel lavoro, nel tempo libero, nella casa, nella pensione, eccetera.

8. PIENA AUTONOMIA DELLA MAGISTRATURA
Sarà garantita e difesa la piena autonomia dell’attività della Magistratura. L’apparato giudiziario verrà potenziato con uomini e mezzi in ogni giurisdizione e grado per garantire il diritto costituzionale alla giustizia dei cittadini con processi penali e civili rapidi. Saranno diminuite le spese processuali e totalmente eliminate per i cittadini con redditi compresi nella fascia di povertà. Vi sarà una lotta spietata agli affari illegali e allo sfruttamento illecito del lavoro altrui. Si procederà al potenziamento e al raggiungimento della piena efficienza del controllo dello Stato sulle attività economiche, commerciali e finanziarie allo scopo di scoprirne e punirne gli illeciti. Saranno combattute ed eliminate tutte le organizzazioni criminali.

9. DIFESA DEL DIRITTO AL DIVORZIO E ALL’ABORTO
Verrà difesa e migliorata la legislazione vigente sul divorzio e sull’aborto. Sarà pienamente rispettata la volontà della donna in materia di interruzione della gravidanza nei tempi previsti dalla

legge e consentita la piena libertà della ricerca scientifica sulle cellule staminali a scopo terapeutico. Verrà radicalmente modificata o revocata la legge 19 febbraio 2004 n.40 “Norme in materia di procreazione medicalmente assistita” per favorire la libera scelta e l’aspirazione delle donne alla maternità.
Si provvederà ad approvare nuove norme di legge per alleviare le atroci sofferenze dei malati terminali e senza speranza di sopravvivenza.
Saranno regolamentati per legge i diritti soggettivi e sociali delle unioni di fatto di sesso diverso o dello stesso sesso.
Sarà legiferato il sostenimento sociale della maternità e del nascituro per le famiglie tradizionali e le unioni di fatto e per l’intero periodo di bisogno.
Con servizi aziendali e sociali adeguati la donna sarà messa in condizione di conciliare la maternità col diritto al lavoro.

10. POLITICA INTERNAZIONALE
Il P.C.I.M-L. sosterrà una politica estera di pace, di leale collaborazione e di scambio socio-economico-culturale con tutti gli Stati e continenti della Terra su un piano di totale parità e rispetto della piena sovranità e indipendenza nazionale di ognuno; favorirà i rapporti di collaborazione, di aiuto e di solidarietà tra tutti i popoli; si opporrà alle ingerenze, alle aggressioni militari, ai sabotaggi, agli embarghi e alle sanzioni economiche degli Stati imperialisti contro nazioni e popoli sottomessi, rapinati e sfruttati; lotterà l’imperialismo guerrafondaio, aggressore e sfruttatore delle risorse e del lavoro altrui; aiuterà la lotta dei paesi sottosviluppati a liberarsi dalle catene dello sfruttamento imperialistico, ad affermare la propria autonomia, indipendenza e sovranità, a sviluppare la propria economia nazionale e i servizi sociali, a valorizzare il proprio patrimonio culturale e storico e ad avanzare sulla via della conquista del socialismo; intratterrà particolari rapporti di amicizia, di scambio e di collaborazione con gli Stati e popoli impegnati nella costruzione della società socialista; combatterà il disumano e alienante sfruttamento capitalistico ed imperialistico del lavoro a livello nazionale e mondiale per salvaguardare i diritti e la dignità esistenziale dei lavoratori del braccio e del pensiero.
Forio, 25 febbraio 2008.

LE PRIME BATTAGLIE PARLAMENTARI NELLA PROSPETTIVA DELL’ITALIA SOCIALISTA!

1. Per il recupero del potere d’acquisto di salari, stipendi e pensioni perso
dal 1993 ad oggi, attraverso detassazioni e rinnovi contrattuali.
2. Per il ripristino immediato della “scala mobile” col recupero mensile
dell’inflazione. Basta col prendere dai lavoratori e pensionati, adesso
prenderemo dai padroni per dare ai lavoratori. Toglieremo agli
sfruttatori per dare alle masse lavoratrici e popolari sfruttate!
3. Per la riduzione di tariffe e tasse dei servizi pubblici.
4. Per la regolamentazione dei prezzi per legge.
5. Per l’abolizione dell’ICI sulla casa di abitazione, escluse quelle dei
ricchi. Per la riduzione dei pigioni delle case per legge. Per il blocco
degli affitti.
6. Per l’immediata e adeguata tassazione delle rendite parassitarie.
7. Per il salario o stipendio sociale garantito per tutti i disoccupati e sino
alla loro rioccupazione, allo scopo di consentirgli un’esistenza dignitosa.
8. Per la sicurezza concreta e totale sul lavoro e per l’arresto immediato
dei responsabili aziendali degli incidenti seri sul lavoro che causano la
morte o gravi invalidità permanenti.
9. Per la soppressione del lavoro precario e per rapporti di lavoro solo a
tempo indeterminato.
10. Per la revoca immediata di tutte le missioni militari all’estero e per
il rimpatrio dei soldati: fuori l’Italia dalla Nato e fuori la Nato e le basi
militari degli Stati Uniti dall’Italia.
11. Per la moralizzazione della vita pubblica a tutti i livelli istituzionali,
per l’eliminazione di ogni forma di corruzione e per la fine di ogni
privilegio.
12. Per il blocco delle privatizzazioni e il recupero del ruolo
imprenditoriale dello Stato.
13. Per l’abolizione del debito pubblico per i crediti complessivi superiori
a un milione di euro per ogni persona fisica o giuridica.
14. Per l’affermazione della piena autonomia dello Stato italiano rispetto
allo Stato del Vaticano.
15. Per il ripristino del sistema elettorale del proporzionale puro e senza
sbarramenti e premi di maggioranza per tutte le assemblee elettive
della Repubblica.

Il Comitato Centrale del P.C.I.M-L