giovedì 9 agosto 2007

DOMENICO SAVIO COSTRETTO A INTERROMPERE COMIZIO PER QUESTIONI DI ORDINE PUBBLICO

DOMENICO SAVIO SCRIVE AL PRESIDENTE CIAMPI: “A FORIO NON GARANTITO UN FONDAMENTALE DIRITTO COSTITUZIONALE: SONO STATO COSTRETTO A SOSPENDERE UN COMIZIO PER MOTIVI DI ORDINE PUBBLICO DINANZI A CENTINAIA DI CITTADINI”.

La nota di protesta, firmata dal Segretario generale del PCIML Domenico Savio, è stata inoltrata anche al Ministro dell’Interno, al Prefetto e al Questore di Napoli e per conoscenza al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ischia, al Sindaco e al Comando di Polizia Municipale del Comune di Forio. Questo il testo della lettera.

Oggetto: Nota di protesta per non aver garantito le istituzioni pubbliche locali preposte il normale svolgimento di una manifestazione politica garantita dalla Costituzione e dallo Stato democratico di diritto. Richiesta di intervento urgente a garanzia del legittimo e libero esercizio del diritto costituzionale di un .Partito alla sua attività politica.

Il sottoscritto Domenico Savio, nato a Forio (Prov. di Napoli) il 16 febbraio 1940 ed ivi residente in via Provinciale Panza n.31/B, Segretario generale del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista (PCIML),

RICHIAMATO preliminarmente un dispiacevole precedente in cui il Sindaco di Forio Dott. Franco Regine, in assenza di reali motivi di sicurezza o di incolumità pubblica e appellandosi a problematiche sociali inconsistenti, di autorità tentava di imporre la modifica di gran parte del percorso di un corteo all’interno di una manifestazione politica promossa dalla lista civica “Rinascita Foriana” sostenuta dal PCIML (documenti trasmessi alle Autorità in indirizzo l’11 aprile 2005);

PREMESSO che il PCIML nei termini di legge aveva comunicato al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ischia, al Sindaco e al Comando di Polizia Municipale di Forio che il 4 agosto 2005 dalle ore 18 alle ore 22 avrebbe tenuto una manifestazione politica con comizio alle ore 20,30 in piazza Maria Santissima Immacolata a Monterone nel Comune di Forio (NA) e che per la durata del comizio chiedeva la chiusura della piazza al traffico veicolare;

PRECISATO che la suddetta piazza viene spesso totalmente chiusa al traffico veicolare e senza difficoltà alcuna o problema di ordine pubblico quando su iniziativa diretta dell’Amministrazione comunale o a seguito di autorizzazione concessa ad associazioni o comitati vi si svolgono “saucicciate” (salsicciate in piazza), la manifestazione di carnevale, spettacoli musicali, folcloristici e comizi o manifestazioni politiche dei partiti del potere amministrativo dominante.

A tal proposito il PCIML, forte del dettato costituzionale e del diritto uguale per tutti, non tollera discriminazioni politiche da qualunque istituzione o autorità possano provenire;

INFORMATO che il sottoscritto aveva verbalmente concordato col Comandante della Polizia Municipale del Comune di Forio che la piazza durante il comizio sarebbe stata chiusa parzialmente al traffico veicolare deviando quello proveniente da via Provinciale Panza, mentre quello proveniente da via Baiola, per una chiusura totale della piazza, sarebbe stato deviato solo in presenza di numerosa partecipazione di pubblico al comizio;

PRECISATO che all’inizio del comizio i vigili urbani presenti nella piazza affermavano di non essere a conoscenza di quanto sopra INFORMATO e che non vi era alcuna ordinanza in tal senso aggiungendo, in seguito, di aver interrotto l’afflusso veicolare, tra l’altro solo in parte perché gli automezzi più grandi venivano fatti passare, da via Provinciale Panza assumendosi in proprio la responsabilità;

RAPPRESENTATA la circostanza

- che al comizio erano presenti decine di cittadini nella piazza e centinaia se si considerano le aree delle ………quattro confluenze stradali: situazione provabile;

- che il costante traffico veicolare proveniente da via Baiola e saltuariamente anche da via Provinciale Panza produceva rumori assordanti, dovuti ai motori e pure ai clacson, creando una situazione infernale e pericolosa per i cittadini senza che i vigili urbani provvedessero a chiudere totalmente la piazza al traffico;

- che i cittadini giustamente protestavano perché in tale intollerabile situazione non riuscivano ad ascoltare il comizio ovvero non sentivano le parole dell’oratore, nonostante l’uso dell’altoparlante;

- che a questo punto il PCIML per evitare esasperazioni tra i cittadini e pericoli per l’ordine pubblico è stato costretto, responsabilmente, a sospendere e rimandare il comizio con grande disappunto, sconcerto e rammarico da parte del pubblico;

RITENUTO, con preoccupazione, che ci troviamo di fronte ad una grave limitazione del diritto costituzionale all’esercizio della dialettica democratica e alla libera attività di un’Organizzazione politica;

CONSIDERATO che l’attività delle organizzazioni politiche, il riunirsi pacificamente in luogo pubblico (Articolo 17 Costituzione) e il “manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione” (Articolo 21 Costituzione), così come può essere considerata una pubblica manifestazione, sono diritti fondamentali dello Stato democratico e antifascista e che a nessuno può essere consentito limitare, né tantomeno proibire, e persino con argomentazioni inconsistenti;

RITENUTO che i luoghi e i percorsi per lo svolgimento delle manifestazioni politiche dei Partiti vanno individuati da questi ultimi secondo le proprie valutazioni ed esigenze di propaganda politica e che nessuna motivazione pretestuosa e inconsistente e ancor meno discriminatoria e penalizzante può pretendere di modificare;

RITENUTO ANCORA che i motivi legati all’ordine pubblico non possono mai consistere in valutazioni e scelte discrezionali e che essi sono ravvisabili esclusivamente in situazioni e previsioni ineliminabili da parte delle istituzioni pubbliche preposte a tanto. Insomma, l’ordine pubblico non può e non deve mai alimentare il sospetto che possa trattarsi di un pretesto per limitare, o peggio ancora ostacolare, la libera ed autonoma attività politica dei Partiti, attività garantita dalla Costituzione, perché questa e solo questa è la vera democrazia fondata sull’attività istituzionale degli stessi;

CHIEDE

per tutto quanto sopra, alle superiori Autorità in indirizzo, ognuna per le proprie competenze istituzionali, di intervenire e di disporre con la massima urgenza affinché non abbiano più a verificarsi situazioni di difficoltà e di interruzione dell’attività politica di un Partito e al PCIML – che, tra l’altro, il 24 ottobre 2004 alle elezioni politiche suppletive per la camera dei deputati nel collegio uninominale Napoli-Ischia ha ottenuto il 6,9% dei consensi elettorali – venga garantito, come a tutti i Partiti della Repubblica, da parte delle istituzioni preposte e sin dalle prossime e imminenti iniziative, il diritto costituzionale alla piena e autonoma attività politica.

Il sottoscritto rimane in attesa di un cenno di ricevimento della presente e di riscontro alle questioni sollevate.

Distinti saluti

Domenico Savio

Segretario generale del PCIML